Descrizione
Giovedì 16 marzo – ore 21 – Cinema Teatro Italia - Castenaso
Alfonsina Corridora
Alfonsina Corridora
Spettacolo di teatro e musica, immagini ed emozioni per raccontare la storia di Alfonsina Strada, prima donna ad avere partecipato al giro d’Italia. Una storia di sport e di emancipazione, nata nelle campagne di Castenaso
con Maria Giulia Campioli, Francesco Grillenzoni e Stefano Garuti dei Tupamaros, autori delle musiche e delle canzoni; da un’idea di Claudia Bulgarelli.
Uno spettacolo di teatro e musica, immagini ed emozioni per ricordare Alfonsina Strada.
La musica travolgente dei Tupamaros racconta una storia di riscatto e passione: quella di Alfonsina Morini in Strada, la prima donna che, contro tutto e tutti, ha partecipato al giro d’Italia, iniziando a pedalare proprio nelle campagne di Castenaso, dove ha vissuto per molti anni con la sua famiglia.
Nel Regno d'Italia di inizio '900, Alfonsina apre la strada alle donne nello sport più epico ed eroico di tutti i tempi e conquista, tappa dopo tappa, la sua libertà e l'affetto popolare.
Organizzato dall’Assessorato alla Cultura, proprio il 16 marzo, data di nascita di Alfonsina, lo spettacolo sarà replicato la mattina del 17 marzo, per le scuole secondarie di primo grado.
Per tutti una bella occasione per conoscere o riscoprire una illustre concittadina e soprattutto una figura di donna, che ha anticipato i tempi, sfidando pregiudizi maschilisti: un messaggio di speranza per le tante donne che ancora, in tutto il mondo, in bicicletta non possono andare.
Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.
• Lo spettacolo: www.alfonsinacorridora.it
• La band: https://tupamaros.it/chi-siamo-tupamaros-band/
• Alfonsina Morini Strada
Nata a Castelfranco Emilia nel 1891, da una modesta e poverissima famiglia di braccianti agricoli, secondogenita di dieci figli, trasferitasi nel 1895 a Castenaso, in zona Fossamarza.
Scoprì le due ruote attorno ai dieci anni, quando il padre, nel 1901, portò a casa una vecchia bici regalo del medico del paese. Affascinata dalla bicicletta e dalla velocità, Alfonsina imparò a pedalare e partecipò a diverse gare locali, di nascosto dai genitori: in un momento in cui le convenzioni sociali volevano la donna moglie, madre e casalinga, Alfonsina salì su una bici da uomo e sfidò tutti, iniziando la sua avventura da pioniera dello sport e di paladina dei diritti delle donne. Corse a Bologna, Torino, Milano, Parigi. Esordì su pista nel 1907 e due anni più tardi, insieme al ciclista emiliano Carlo Messori, era al Grand Prix di Pietroburgo, dove viene premiata dallo Zar Nicola II. Stabilitasi a Milano nel 1915, sposò il cesellatore Luigi Strada; nel 1917 e nel 1918, con la bicicletta avuta in dono nuziale, corse le edizioni del Giro di Lombardia, insieme a fuoriclasse come Girardengo e Pellissier, concludendo la difficile gara davanti a diversi concorrenti.
Nel 1924 la grande impresa del Giro d’Italia: unica donna, percorse tutti i 3.613 chilometri, mostrando professionalità e spirito di sacrificio, tagliando addirittura il traguardo di una tappa con un manico di scopa al posto del manubrio.
Personaggio ribelle e anticonformista, dopo la grande popolarità guadagnata con il Giro d’Italia, continuò a partecipare a gare importanti, inventandosi anche come attrazione nelle corse su pista sfidando professionisti uomini (come Gerbi e Girardengo) e inventandosi come stella del circo e del varietà, esibendosi con la bici su rulli o con la moto nella ruota della morte.
Ritiratasi dall’attività, aprì, a Milano, un negozio di biciclette, frequentato anche da Coppi e Cavanna. Morì a Milano il 13 settembre 1959, mentre tentava di riavviare la sua Guzzi 500.
Ispirandosi alle gesta di Alfonsina Strada, negli anni 1950 Giovanni D'Avanzi e Marcello Marchesi composero la canzone Bellezze in bicicletta, interpretata da Silvana Pampanini nell'omonimo film, e poi dal Trio Lescano e Mina. Nel 1985 Gianni Celati le ha dedicato il racconto Storia della corridora e del suo innamorato; nel 2004 Paolo Facchinetti ha pubblicato il libro Gli anni ruggenti di Alfonsina Strada. Nel 2010 il disco del gruppo musicale Téte de Bois, Goobike, inizia con Alfonsina e la bici, commossa rivisitazione della vita e della morte dell’atleta bolognese (da cui l’omonimo videoclip interpretato da Margherita Hack). Più recentemente il libro per ragazzi di Tommaso Percevale Più veloce del vento (2016), il racconto di Stefano Massini Un quaderno rosa (2017), il romanzo Alfonsina e la strada di Simona Baldelli (2021), lo spettacolo Perdifiato. L’incredibile vita di Alfonsina Strada, di Michele Vargiu, Cicliste per caso. L’italia in bici sulle tracce di Alfonsina Strada di Silvia Gottardi e Linda Ronzoni (2021) stanno riportando l’attenzione su questa straordinaria figura di donna e di atleta, restituendole il ruolo che le compete nella storia dello sport e dell’emancipazione femminile.
Info: Biblioteca comunale Casa Bondi: 051/788025; biblioteca@comune.castenaso.bo.it
Uff. Servizi Culturali: 051/6059255; cultura@comune.castenaso.bo.it
con Maria Giulia Campioli, Francesco Grillenzoni e Stefano Garuti dei Tupamaros, autori delle musiche e delle canzoni; da un’idea di Claudia Bulgarelli.
Uno spettacolo di teatro e musica, immagini ed emozioni per ricordare Alfonsina Strada.
La musica travolgente dei Tupamaros racconta una storia di riscatto e passione: quella di Alfonsina Morini in Strada, la prima donna che, contro tutto e tutti, ha partecipato al giro d’Italia, iniziando a pedalare proprio nelle campagne di Castenaso, dove ha vissuto per molti anni con la sua famiglia.
Nel Regno d'Italia di inizio '900, Alfonsina apre la strada alle donne nello sport più epico ed eroico di tutti i tempi e conquista, tappa dopo tappa, la sua libertà e l'affetto popolare.
Organizzato dall’Assessorato alla Cultura, proprio il 16 marzo, data di nascita di Alfonsina, lo spettacolo sarà replicato la mattina del 17 marzo, per le scuole secondarie di primo grado.
Per tutti una bella occasione per conoscere o riscoprire una illustre concittadina e soprattutto una figura di donna, che ha anticipato i tempi, sfidando pregiudizi maschilisti: un messaggio di speranza per le tante donne che ancora, in tutto il mondo, in bicicletta non possono andare.
Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.
• Lo spettacolo: www.alfonsinacorridora.it
• La band: https://tupamaros.it/chi-siamo-tupamaros-band/
• Alfonsina Morini Strada
Nata a Castelfranco Emilia nel 1891, da una modesta e poverissima famiglia di braccianti agricoli, secondogenita di dieci figli, trasferitasi nel 1895 a Castenaso, in zona Fossamarza.
Scoprì le due ruote attorno ai dieci anni, quando il padre, nel 1901, portò a casa una vecchia bici regalo del medico del paese. Affascinata dalla bicicletta e dalla velocità, Alfonsina imparò a pedalare e partecipò a diverse gare locali, di nascosto dai genitori: in un momento in cui le convenzioni sociali volevano la donna moglie, madre e casalinga, Alfonsina salì su una bici da uomo e sfidò tutti, iniziando la sua avventura da pioniera dello sport e di paladina dei diritti delle donne. Corse a Bologna, Torino, Milano, Parigi. Esordì su pista nel 1907 e due anni più tardi, insieme al ciclista emiliano Carlo Messori, era al Grand Prix di Pietroburgo, dove viene premiata dallo Zar Nicola II. Stabilitasi a Milano nel 1915, sposò il cesellatore Luigi Strada; nel 1917 e nel 1918, con la bicicletta avuta in dono nuziale, corse le edizioni del Giro di Lombardia, insieme a fuoriclasse come Girardengo e Pellissier, concludendo la difficile gara davanti a diversi concorrenti.
Nel 1924 la grande impresa del Giro d’Italia: unica donna, percorse tutti i 3.613 chilometri, mostrando professionalità e spirito di sacrificio, tagliando addirittura il traguardo di una tappa con un manico di scopa al posto del manubrio.
Personaggio ribelle e anticonformista, dopo la grande popolarità guadagnata con il Giro d’Italia, continuò a partecipare a gare importanti, inventandosi anche come attrazione nelle corse su pista sfidando professionisti uomini (come Gerbi e Girardengo) e inventandosi come stella del circo e del varietà, esibendosi con la bici su rulli o con la moto nella ruota della morte.
Ritiratasi dall’attività, aprì, a Milano, un negozio di biciclette, frequentato anche da Coppi e Cavanna. Morì a Milano il 13 settembre 1959, mentre tentava di riavviare la sua Guzzi 500.
Ispirandosi alle gesta di Alfonsina Strada, negli anni 1950 Giovanni D'Avanzi e Marcello Marchesi composero la canzone Bellezze in bicicletta, interpretata da Silvana Pampanini nell'omonimo film, e poi dal Trio Lescano e Mina. Nel 1985 Gianni Celati le ha dedicato il racconto Storia della corridora e del suo innamorato; nel 2004 Paolo Facchinetti ha pubblicato il libro Gli anni ruggenti di Alfonsina Strada. Nel 2010 il disco del gruppo musicale Téte de Bois, Goobike, inizia con Alfonsina e la bici, commossa rivisitazione della vita e della morte dell’atleta bolognese (da cui l’omonimo videoclip interpretato da Margherita Hack). Più recentemente il libro per ragazzi di Tommaso Percevale Più veloce del vento (2016), il racconto di Stefano Massini Un quaderno rosa (2017), il romanzo Alfonsina e la strada di Simona Baldelli (2021), lo spettacolo Perdifiato. L’incredibile vita di Alfonsina Strada, di Michele Vargiu, Cicliste per caso. L’italia in bici sulle tracce di Alfonsina Strada di Silvia Gottardi e Linda Ronzoni (2021) stanno riportando l’attenzione su questa straordinaria figura di donna e di atleta, restituendole il ruolo che le compete nella storia dello sport e dell’emancipazione femminile.
Info: Biblioteca comunale Casa Bondi: 051/788025; biblioteca@comune.castenaso.bo.it
Uff. Servizi Culturali: 051/6059255; cultura@comune.castenaso.bo.it
Indirizzo
Via P. C. S. Nasica, 40055 Castenaso BO
Mappa
Indirizzo: Via P. C. S. Nasica, 40055 Castenaso BO
Coordinate: 44°30'23,8''N 11°28'16,8''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Costo
Gratuito
Allegati
Documenti
Contatti
Nome | Descrizione |
---|---|
urp@comune.castenaso.bo.it | |
Telefono | 051.6059111 |
Ulteriori informazioni
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Ultimo aggiornamento pagina: 17/03/2023 08:27:52